La gonartrosi (artrosi del ginocchio) è una condizione degenerativa che interessa cartilagine, osso subcondrale e tessuti peri-articolari. Può provocare dolore, rigidità, gonfiore e limitazione funzionale, incidendo sulla qualità di vita e sulle attività quotidiane.
Il mio approccio integra terapie conservative, infiltrative e rigenerative personalizzate, con l’obiettivo di ridurre il dolore, migliorare la funzione e rallentare la progressione della malattia.
La cartilagine articolare consente uno scorrimento fluido tra femore, tibia e rotula. Con l’artrosi, la cartilagine si assottiglia e può consumarsi, coinvolgendo anche osso subcondrale, menischi, membrana sinoviale e legamenti.
Fattori di rischio: età, sovrappeso, lavori/usura ripetitiva, traumi/instabilità, deformità assiali (varo/valgo), familiarità, patologie infiammatorie.
Dolore meccanico (peggiora con il carico, scale o lunghe camminate)
Rigidità mattutina e dopo immobilità
Gonfiore, crepitii, limitazione dell’escursione articolare
Zoppia, perdita di forza e sicurezza nel cammino
Dolore anteriore con attività come alzarsi dalla sedia o salire le scale
La diagnosi è clinica, supportata da imaging.
Visita ortopedica con test funzionali, valutazione dell’allineamento e della stabilità.
Radiografie in carico (AP, laterale, skyline) per valutare gli spazi articolari e gli osteofiti.
Risonanza magnetica in casi selezionati (lesioni meniscali/cartilaginee, sinovite).
Stadiazione spesso descritta su scale radiografiche (es. Kellgren-Lawrence I–IV) per guidare la scelta terapeutica.
Nelle fasi iniziali e intermedie, il trattamento mira a controllare dolore e infiammazione e a preservare funzione:
Educazione e modifica dei carichi, riduzione del peso corporeo se necessario
Fisioterapia mirata (rinforzo quadricipite e glutei, controllo neuromuscolare, mobilità)
Farmaci: analgesici/anti-infiammatori quando indicati
Tutori/plantari per correzione del carico nei compartimenti più colpiti
Attività consigliate: cyclette, nuoto, cammino su terreno regolare; da limitare corsa su duro e carichi esplosivi
Acido ialuronico (viscosupplementazione): migliora la lubrificazione e la meccanica articolare, utile nei gradi lievi-moderati.
PRP – Plasma Ricco di Piastrine: apporta fattori di crescita che modulano infiammazione e trofismo tissutale.
Cellule mesenchimali da tessuti autologhi (in selezione): per casi appropriati, con finalità di modulazione biologica.
Ozonoterapia (di supporto): può contribuire al controllo del dolore in protocolli selezionati.
L’indicazione si basa su stadio artrosico, età biologica, allineamento, livello di attività e obiettivi del paziente.
L’ortopedia rigenerativa applicata alla gonartrosi mira a ridurre l’infiammazione, migliorare il microambiente articolare e sostenere il trofismo cartilagineo, con protocolli personalizzati (PRP, cellule mesenchimali selezionate, viscosupplementazione avanzata).
Vantaggi potenziali: minor invasività, riduzione del dolore, miglioramento funzionale e possibile rallentamento della progressione nei gradi iniziali-moderati. La selezione del paziente è cruciale per massimizzare i risultati.
Quando il dolore è persistente e la funzione compromessa nonostante terapie ben condotte:
Osteotomia (in pazienti più giovani con malallineamento varo/valgo): redistribuisce i carichi.
Protesi monocompartimentale: indicata se l’artrosi è limitata a un compartimento, con legamenti intatti.
Protesi totale di ginocchio: per artrosi avanzata tri-compartimentale.
Il percorso chirurgico è pianificato insieme al paziente, con attenzione a recupero rapido e riabilitazione strutturata.
Fisioterapia progressiva (forza, equilibrio, mobilità, controllo del dolore)
Attività fisica adattata: cammino, cyclette, nuoto; evitare impatti ripetuti prolungati
Gestione del peso, igiene del sonno, strategia antalgica personalizzata
Programmi di mantenimento per preservare risultati e autonomia
Gonartrosi e “lesione cartilaginea” sono la stessa cosa?
No: la lesione cartilaginea è un danno focale; la gonartrosi è un processo degenerativo diffuso dell’articolazione.
Le infiltrazioni “guariscono” l’artrosi?
No, ma possono ridurre dolore e migliorare funzione, soprattutto nei gradi iniziali-moderati.
Quanto durano gli effetti del PRP o dell’acido ialuronico?
La durata è variabile; spesso si programmano cicli con richiami periodici in base alla risposta clinica.
Quando pensare alla protesi?
Quando dolore e limitazioni persistono nonostante trattamenti conservativi ben condotti e l’imaging mostra artrosi avanzata.
Che sport posso fare con la gonartrosi?
Attività a basso impatto (cammino, bici, nuoto) sono in genere preferibili; si valutano caso per caso intensità e frequenza.
La gonartrosi del ginocchio è una condizione frequente ma gestibile con un percorso personalizzato, che integri misure conservative, terapie infiltrative/rigenerative e, quando necessario, opzioni chirurgiche mirate.
Il Dott. Gary Gambassi è a disposizione per valutare il tuo caso e definire il piano più adatto ai tuoi obiettivi funzionali. Contattaci per una consulenza specialistica e per scoprire come l’ortopedia rigenerativa può supportare il tuo recupero.
Specialista in ortopedia, traumatologia e ortopedia sportiva presso la Aerztekammer Wien – Accademia Medica di Vienna (AUT).
Specializzato in cura e trattamento conservativo e chirurgico di patologie a carico di anca ginocchio e spalla.
Cura e Trattamento del dolore al rachide, piede, caviglia e mano trattamento del dolore con agopuntura Certificato (DGU) Ecografia
osteo-articolare.
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